lunedì 28 settembre 2009

Corsica, 18 settembre

Visto che la partenza si avvicina decidiamo di fare un giro per Isula Rossa per ritirare due soldi dal bancomat e cercare cartoline e souvenir. Trovato un accesso wifi "gratuito" (5 euro a connessione senza limite di tempo, mentre sul sito dove avevo cercato diceva che era gratuito) carico due soldi sulla carta ricaricabile e, ancora con il bruciore dietro per la fregatura, vado verso uno sportello bancomat. Finita la burocrazia ci rendiamo conto che i negozi sono appena chiusi e quindi decidiamo di fare un giro sull'Isula Rossa, pranzare e partire verso Corti.
Nonostante ci siamo già stati due sere fa, dobbiamo ammettere che ne é valsa la pena di tornarci di giorno. Un bellissimo paese, ricco di vita con una cittadella fortificata in cima ad una rupe. Parcheggiamo e ce ne andiamo a prendere un caffè. É proprio vero, se vuoi sentire e vedere la vera vita autoctona di un posto, lungi da te i posti turistici. Siamo entrati in un bar-bettola di un vecchio col sigaro in bocca e la tuta da meccanico e subito riceviamo un saggio di dialetto corso stretto. O meglio, non capiamo un belino di quello che si dicono gli avventori del bar, ma almeno sentiamo il famoso corso. Un misto di parole di dialetto genovese, u finali e cadenza sarda e neologismi francesi. Un miscuglio assurdo da cui si capiscono 3 parole ogni 10-12... Visita alla cittadella, ricerca di cartoline e souvenir da portare a casa e poi ci tocca ripartire verso casa, non prima di passare dal vicino Casino (un supermercato) per comprare provviste per l'indomani e lonzu e Pietra.
La vacanza sta per finire e, dopo una veloce cena e la conoscenza dei nuovi ragazzi arrivati di sopra, ci buttiamo nei preparativi. Domani si parte... Sigh...

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